1. |
Animali Terribili
02:51
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ANIMALI TERRIBILI
Arrenditi!
Ci vogliono tutti precari
Per crescere
eserciti di mercenari!
Le guerre ci servono
a fare spazio
Alle ragioni dei nostri errori.
Falciando corpi per poi scoprirci i soli buoni rimasti.
Arrenditi! Arrenditi!
Siamo Animali terribili!
Siamo Animali terribili!
E abbiamo un corpo che non meritiamo!
Ma c’è un giorno
Dove un uomo è davvero diverso e non distrugge l’intorno
Pensandosi il centro di un solo universo?
Ognuno è un campo di battaglia in cerca della sua guerra.
Il sale che cade in terra non è al sapore che serve.
Brucia ogni cosa.
Noi siamo quel sale.
Siamo Animali terribili
Siamo Animali terribili
E abbiamo un corpo che non meritiamo
Noi vendiamo gli specchi in cambio dei volti dei nuovi nemici.
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2. |
Giorni Pericolosi
04:34
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GIORNI PERICOLOSI
Ogni colpo sordo sul tuo ventre
ci diceva che fra noi
non c’era niente.
I rami contro i vetri
sembra mani e dita ossute e minacciose,
rapaci tese a prendermi
e non restituirmi a chi
nemmeno si chiederebbe come sto.
Te lo ricordi come sapeva di pace
il sole che filtrava dalle persiane
del tuo ufficio color rame?
Quanto contavi per noi
ho cercato di spiegartelo
lasciandoti il diario del mio viaggio a Oporto .
CON LE PAGINE STRAPPATE
DOVE SI PARLAVA DI TE.
CON LE COSE DA DIMENTICARE
QUELLE CON TE.
Tutto si fece strano,
quando tu mi hai preso la mano e poi
guardandomi hai detto :
Noi siamo solo merce facile da comprare.
Le lacrime a dirci quanto c’eravamo persi, ricordi?
Ora che siamo vicini
ci sentiamo più soli,
confusi nei nostri errori.
E quando penso a te
vorrei quei cieli che bruciavano gli occhi.
MA GLI OCCHI NON LI HO PIù ORMAI ……..
E COSì è PIù FACILE
NON RICONOSCERCI E PENSARCI DIVERSI
NON CREDI?
E QUANDO PENSO A NOI VORREI QUEI CIELI CHE BRUCIAVANO GLI OCCHI
MENTRE GLI OCCHI NON LI HO PIù ORMAI.
LO SAI?!
QUESTO è UN GIORNO PERICOLOSO ……….
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3. |
VL
04:02
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VL
Quando tutto sarà finito
il sole continuerà ad essere il sole e noi saremo ancora lì.
La strada ci porterà fra quei palazzi distrutti
in mezzo a resti e rovine per ricordarci come siamo finiti.
Distrutti e morti dai debiti
di conti che non sai.
I conti che non vuoi e non hai potuto pagare mai.
Un' umanità impazzita
un sasso perso nel universo
e noi ci siamo sopra come spigoli a un cerchio,
ci crediamo una stella,
è la difesa da un cielo
che non ci vuole ma non riesce a buttarci giù.
E dopo il fumo e un odio cieco
Di noi resterà… di noi resterà la follia e quella strada.
ORA ATTENDI NON C'è ALTRO CHE POSSIAMO FARE INSIEME.
Siamo IL dove noi decidiamo di stare
quando si deve scegliere!
Siamo IL dove noi decidiamo di stare
quando si deve scegliere!
Era solo un brutto sogno.
Così lo chiamò per chiedere di lui,
di come stava, quando era successo già!?
Che la vita mettesse lì sul piatto un anticipo del conto.
Le rispose:
“Fu tanto tempo fa ,quando mi accorsi che il mare mosso, colpendo ai piedi,
prima ti stende e poi ti prende.
Come un amante che t'illude e poi ti uccide.
Come un amante che prima viene e poi scompare.”
LE DISSE:
ORA ATTENDI NON C'è ALTRO CHE POSSIAMO FARE INSIEME.
Siamo IL dove noi decidiamo di stare
quando si deve scegliere.
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4. |
La Fame
04:27
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La Fame
I miei seni
di cui mi vergogno,
la mia pancia di cui mi vergogno,
ti guardano arresi ……….
mentre aspetto che arrivi su di me.
Per risalirmi nella corrente
che non vorrei mai placare. Mai mai .
Quella corrente che non vuoi placare mai mai mai
Qui si che si può essere infedeli.
Anche alla gravità senza una colpa
per volerci ancora.
Senza colpa!
Nelle stanze che ci proteggono
da convenzioni e buoni pensieri
ci lasciamo sfiniti.
Dopo esserci affamati l’uno dell’altro.
Respirandoci l’uno dell’altro.
E nella bocca cerchiamo
qualcosa che basti alla fame
che ci condanna a volerci ancora,
volerci ancora,
la fame che ci condanna a volerci ancora!
Qui si che si può essere infedeli
Anche alla gravità senza una colpa,
per volerci ancora ancora ancora…
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5. |
Non siamo più noi
03:59
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NON SIAMO PIU’ NOI
Avrei dovuto scrivere di te pagine intere,
invece non mi resta che il rammarico
Di non trovare le parole per riempirle.
Forse è giusto così,
che cominciamo a valutarci per come siamo davvero.
Ci siamo illusi di presentarci diversi,
di essere stati migliori,
ma come tutti i migliori noi siamo pochi e soli.
MANCA SEMPRE L’ARIA
PRIMA CHE ARRIVI QUELL’ ONDA !
CHE PORTI VIA ME E TE COME DUE GOCCE NEL MARE!
PER PERDERSI SERVE QUALCOSA Più GRANDE DI NOI.
Chiusi in questa stanza
Non resta che stare a guardarci i visi.
In attesa di quella smorfia
Che ci offra i punti indifesi,
Su cui aggrapparci e tirare via i segni di un volto che pesa.
E si renda più facile dirsi che ..No! Non siamo più noi! Non siamo più noi!
MANCA SEMPRE L’ARIA
PRIMA CHE ARRIVI QUELL’ ONDA
CHE PORTI VIA ME E TE.
COME DUE GOCCE NEL MARE
PER PERDERSI e DIMENTICARSI.
MANCA SEMPRE L’ ARIA
PRIMA CHE ARRIVI QUELL’ ONDA !
CHE PORTI VIA ME E TE COME DUE GOCCE NEL MARE.
PER PERDERSI SERVE SEMPRE QUALCOSA Più GRANDE DI NOI.
Coltivarti dentro come il mio peggiore piano
Attenderti per quando ti vendicherai di me.
E il bello è proprio stato poter pensar che tutto
dovesse poi succedere senza cambiarci mai.
ORA VIVO UNA SOLITUDINE TALE
CHE ANCHE UNA GOCCIA MI FA L’ECO PER ORE
DENTRO… ATTENDO IL MARE
IO ANCORA ATTENDO IL MARE
IO ANCORA ATTENDO IL MARE
DENTRO NON HO IL MARE
CHE MI PORTI VIA DA TE …
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6. |
Aleppo
05:14
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ALEPPO
Mentre camminiamo.
Mentre siamo fra la gente.
Sotto le bombe.
Mentre il sonno s’interrompe.
Ci sono attimi in cui sento il tempo fermo.
È mentre ti guardo.
I giorni che viviamo sono carte di un mazzo strano,
in mano a un baro cinico e feroce.
Non sai mai dove metterà il segno,
tregua o pace.
E nella resa dei conti non contiamo noi
perciò tu corri.
QUI DOVE TROVAVI ME
TU CORRI QUI DOVE TROVAVI ME
PRIMA DELL’ASSEDIO E ANCORA PRIMA ,ANCORA E ANCORA PRIMA
QUI TU TROVAVI ME.
Anche la fame ha il suo odore.
L’odore della fame ci fa paura.
Tre guerre in una è troppo anche per noi.
E ora gli occhi tuoi sono il limbo
dove perdermi prima dell’inferno
che è proprio qui dove trovami me…
Ad aspettarti
QUI DOVE ORA MANCA
ANCHE LA TERRA SOTTO I PIEDI.
E DOVE L’ARIA SA DI FOSFORO
E I FIGLI NOSTRI BRUCIANO E VOLANO VIA
NON RIMANI CHE TU PER ME.
Torniamo a casa.
Le mura e i bus e i giorni che erano il prima
ci fanno da trincea.
Tu vieni!
L’Europa non ci vuole, di noi si accorge sempre dopo.
Quando non serve!
Quando è tardi e è sempre tardi!
QUI DENTRO L’ASSEDIO È SEMPRE TARDI.
QUI DENTRO L’ASSEDIO È TROPPO TARDI
MA ANCHE NELL’ASSEDIO TU TROVERAI ME
PERCIÒ TU CORRI QUI!…..
E FA CHE L’ULTIMO RESPIRO SIA PER NOI
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Valéry Larbaud Cremona, Italy
I Valéry Larbaud suonano da una vita anche se la vita continua a suonarli più di loro. Si ostinano a farlo dal
1999.
L’ambiguità e la contraddizione sono un marchio di fabbrica dei VALERY LARBAUD lo prova il fatto che sono fighissimi ma non famosi. Ottimi musicisti ma non ricchi sfondati.
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